Diario Osservativo
Annotazioni » 2009-12-17 ( oggetti visti )
17/12/2009, Rifugio Bazena (BS)
Grande bolla di gelo su tutta l'Italia in questi giorni.
E noi non ce la siam fatta scappare, vero puspo e zio Luigi?
Giovedi 17, dopo un giro di telefonate decido che faro' parte della piccola spedizione infrasettimanale dei due superaccoglienti bresciani.
Dell'ottimo trattamento di Bazena ne avrete gia' sentito parlare diverse volte, quindi inutile che stia a descrivere la buonissima cena e il trattamento da fuoco-sempre-acceso (o quasi) del rifugio.
Quello che "preoccupava" (virgolettato perche' siamo astrofili veri.........) era la temperatura.
In nottata erano previsti 12 gradi sottozero. Personalmente ricordo soltanto una bruttissima nottata a -10 dove la Grande Punto mi e' rimasta secca.
Quindi ero preoccupato principalmente per questo motivo.
Dopo cena si esce bardati. Alzo gli occhi al cielo e mi dimentico della macchina.
21.1 fisso che in nottata ha raggiunto i 21.2
Umidita': non conosco questo termine? Esiste l'umidita'?
Roba da pazzi: ci sara' il 40% si e no.
Meno male, altrimenti saremmo morti a quella temperatura.
Strumenti sul campo: RP-Astro 16", Maser 20", C9.25
La nottata comincia facile, come al solito, con gli oggettoni.
La meridionalissima (direi quasi terronica) M42 e ammassi aperti sparsi aprono la sessione osservativa.
Puspo vuole che gli chiami gli oggetti per digitarli sul tastierino della heq5 e rimanere comodamente seduto a mirarli all'oculare.
Tra una risata e l'altra (non troppo larga altrimenti ci si ghiacciava i denti) ci si accorge che la temperatura scende. E di brutto!
La pelle del viso esposta comincia a tirare. Stagranceppa!
Il mio termometro segna -16 nel baule aperto della macchina.
Ma siamo ancora in forma.
Non il telrad: una piccola alitata (ma proprio piccola) e il vetrino era immediatamente appannato e immediatamente congelato.
Ecco cosa fa il gelo.
Appoggiare l'occhio all'oculare da 2 pollici fa toccare anche il naso all'acciaio dei Nagler.
La pelle brucia, seppur il contatto fosse lillipuziano.
A tirare bandiera bianca e' stato puspo che aveva la piccola scusa di avere una famiglia a casa e dei 500km che si sarebbe dovuto fare il giorno dopo, per lavoro.
La mancanza del calore umano di Massimo si e' sentita, infatti da quando e' andato via sono arrivati i -17.4 gradi Celsius.
Dopo poco, pero', ho sentito la mancanza della mia Bari africana, piu' che di quella di puspo.
E alle 4.40 abbiam smontato anche noi, felici per l'insolita nottata.
Il report
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