Telrad™ Finder
Il comodissimo puntatore per i telescopi senza go-to automatico
Un vetrino e un reticolo
Suona così strano che un accrocchio che non ingrandisce ci aiuti a trovare con mera semplicità, quasi immediatezza, un oggetto del cielo profondo. Eppure è proprio così.
Sin dal nostro primo telescopio siamo stati abituati a cercare gli oggetti con dei telescopi in miniatura che si chiamano "cercatori". I cercatori standard sono i 6x30 e i 8x50. Il primo numero indica gli ingrandimenti, il secondo il diametro della lente. Proprio queste caratteristiche ci permettono di vedere le stelle non visibili ad occhio nudo che sono prossime a qualche oggetto del cielo profondo, o addirittura una macchiolina che è proprio l'oggetto che stiamo cercando, almeno nei casi di oggetti luminosi.
Il Telrad, invece, non ingrandisce. E' una scatoletta di plastica con all'interno due pile stilo, un vetrino su cui viene proiettato il "cerchio di telrad", appunto.
Come appare il Telrad sul cielo
Il concetto è...semplice
Così semplice che alcuni non ci credono.
Per fare starhopping si usano spesso le triangolazioni di stelline che vediamo sulla mappa. Ma dove posizionare esattamente il telescopio? Supponiamo di voler puntare M3.
In questa mappa sono visibili stelle fino alla 5 come, mediamente, ad occhio nudo. Con il cercatore ottico possiamo spostarci pian piano verso la stellina alla sua sinistra. Con il telrad, però, la cosa è notevolmente semplificata. Specie per gli oggetti più luminosi, a volte basta puntare col Telrad per trovare l'oggetto desiderato anche mentre abbiamo montato un oculare da 120 ingrandimenti.
Come evidenziato dalle linee bianche bastano un po' di proporzioni per posizionare al meglio il telescopio guardando nel telrad. Ed M3 è l'oggetto meno facile da cercare in questa mappa.
Guardiamo M101: basta tracciare un triangolo equilatero con Alkaid e Mizar. I cerchi concentrici ci rendono la vita più facile perchè ci offrono una misurazione in più con le due stelle: si può valutare lo spazio rimanente tra la parte del cerchio più esterno verso Alkaid e quella verso Mizar. Visto che il triangolo dev'essere equilatero questa distanza dev'essere uguale.
Ancora più semplice M108: si piazza Merak appena all'interno del cerchio più grande portando il centro del telrad un po' più in basso rispetto alla linea Merak-Phad.
De gustibus...
C'è chi lo sostituisce completamente al cercatore ottico e addirittura chi lo ritiene del tutto inutile, un peso.
Oppure chi li usa insieme.
Per quanto mi riguarda è una figata.
Per chi è agli inizi con il puntamento manuale del telescopio, il Telrad aiuta tantissimo a trovare gli oggetti e, se ben allineato con l'ottica, riesce a far puntare con una precisione che lascia increduli già a un ingrandimento medio, come 90x.
Se si dispone di una mappa con i cerchi del Telrad disegnati sull'oggetto da puntare, possiamo diventare facilmente dei cecchini del cielo, usando le opportune misure tra le stelle.
Nonostante questa potenza di mira, il Telrad ha alcune limitazioni che lo rendono poco utile in certe situazioni. Visto che lo usiamo facendo triangolazioni con le stelle prossime all'oggetto da puntare, questo presuppone due cose:
- Che le stelle siano visibili. E questo vuol dire che da un cielo inquinato come quello di paese, possiamo puntare soltanto gli oggetti vicini a stelle luminose, che possiamo vedere.
- Che gli oggetti da cercare siano luminosi
Qui di seguito ho fatto qualche confronto su oggetti presi a caso che evidenziano una certa difficoltà per il puntamento al Telrad. E qui necessitiamo di un ingrandimento e di una profondità di magnitudine maggiore rispetto a quella che raggiungiamo a occhio nudo (a volte, quando non siamo stanchi o quando l'oggetto non è prossimo ad inquinamento luminoso degli orizzonti).
Complicanze
Finchè si tratta di M81 e 82 è tutto facile. Quando cominciamo ad andare su NGC2403 comincia a farsi dura.
Ma il tragicomico viene con la planetaria PK148+31.1.
Lo SkyMap mostra la magnitudine segnalata per le stelle vicine da usare come riferimento per il puntamento tramite Telrad.
Non immediato, direi, puntare stelle di 6 o 7.
Allora il cercatore ottico viene in aiuto in maniera più che considerevole: riusciamo, grazie alla sua profondità, anche a trovare le stelline di campo e, facendo le opportune triangolazioni, riusciamo a beccare (forse) il target che sfuggiva sicuramente con Telrad.
Raffronto per il puntamento Telrad vs Cercatore ottico
La cosa si complica ulteriormente quando vogliamo puntare oggetti più deboli e diversi dai 110 di Messier più qualche altro NGC luminoso.
Per chi vuole cimentarsi in osservazione di ammassi di galassie è necessario disporre di mappe un po' più dettagliate rispetto al Reise.
Senza scendere nel dettaglio in questa sede ho simulato la ricerca del Quintetto di Stephan con un metodo e l'altro
Puntare oggetti deboli come il Quintetto di Stephan
So di astrofili che conoscono a memoria come puntarlo, ma per chi è alle prime armi e usa soltanto il Telrad e una mappa con il cerchio disegnato sopra, di sicuro avrà un po' di difficoltà a puntarlo con la stessa "facilità" e "sicurezza" con la quale ci viene incontro un cercatore ottico.
Conclusioni
In definitiva e per quanto mi riguarda la scelta dell'uso del Telrad pittosto del cercatore ottico dipende molto da cosa vuoi osservare.
Sugli oggetti vicini a stelle di riferimento numerose e luminosi (che non necessitano di uno sfondo di triangolazioni di stelle per essere individuati) il Telrad è un mirino di un fucile.
Invece per gli oggetti un po' più esotici e che richiedono un confronto con le stelle attorno (possibilmente lontani dal piano Galattico, altrimenti si è fregati) un aiuto ottico è fondamentale.
Questa è, almeno, la mia esperienza.