La maschera di Hartmann

Nella fotografia, la messa a fuoco e' il punto di partenza

Ricordo ancora quando presi la prima volta una reflex in mano: la prima cosa che mi saltò all'occhio era la possibilità di mettere a fuoco manualmente: cosa che non accadeva con le compatte analogiche degli anni '80. Conobbi l'operazione di mettere a fuoco, ma non avevo ancora capito quanto era importante farlo in maniera precisa.

Maschere di Hartmann

Esempi di maschera di Hartmann

Foto al Cielo

Nella fotografia astronomica mettere a fuoco è un'operazione relativamente semplice, ma che impone tanta precisione. Una fotografia astronomica non perfettamente a fuoco perde tutto il suo valore e il suo impatto. E noi abbiamo perso una nottata intera e l'occasione di fare una buona ripresa.
Nella prima polaroid la sfocatura delle stelle è netta e visibile. E' riprodotta una parte di un fotogramma nelle sue dimensioni reali scattato da una Canon EOS 350D.
La comodità dell'impìego delle reflex digitali nella fotografia astronomica, inoltre, sta proprio nel vedere subito il punto di fuoco raggiunto e, quindi, cominciare la sessione fotografica sicuri che il primo problema è stato affrontato. Ingrandite al massimo, sullo schermo della vostra reflex, l'immagine per essere certi di aver raggiunto il fuoco ottimale.
L'operazione di messa a fuoco, però, non sempre è così facile e immediata, specialmente se il focheggiatore non è il massimo dell'ortogonalità e della fluidità. Proprio per aiutarci nella messa a fuoco esiste il metodo della Maschera di Hartmann: un tappo con 2 o 3 fori viene posto davanti all'ottica di ripresa. In questa maniera l'immagine non a fuoco verrà sdoppiata e si vedranno due/tre stelle a seconda del numero di buchi sulla maschera.

Il principio di funzionamento

Immagine non a fuoco: i raggi non convergono sul piano focale.
Con il telescopio senza maschera (fig. a sinistra), il fascio viene spalmato e la luce visibile è sfocata e diffusa. L'immagine risultante è un disco.
A destra, invece, la luce passante è solo quella di due punti, quelli forati della maschera. L'immagine sfocata si traduce in due puntini luminosi separati.

Immagine è a fuoco: tutti i raggi convergono sul piano focale in un unico punto: La stella è a fuoco.
La medesima cosa accade con la maschera di Hartmann (fig. a destra). Gli unici due piccoli fasci di luce passante vengono portati a fuoco e quello che si vede è la stella a fuoco: possiamo cominciare a fotografare.

Funzionamento della Maschera di Hartmann

Funzionamento della Maschera di Hartmann

All'opera!

Ma come fare una maschera in maniera precisa? Come e dove tagliare/forare? A che distanza devono essere i fori? E quanti devono essere?
A questa domanda la risposta è semplice: gusto prettamente personale. Invece, per costruirsi una Maschera "ad hoc" consiglio di partire dal suo progetto. Un progetto che potete stamparvi e poi metterlo direttamente sul tappo da forare.
Ecco un link dove trovare un'applet facile da usare. Basta inserire qualche misura come il diametro esterno del tubo, il diametro della lente/specchio, la distanza dei fori e il loro diametro e cliccare su calcola. L'applet genera un file PDF che potete salvarvi sul computer e successivamente stamparlo.

Hartmann Mask Template Generator

Stampiamo il PDF appena generato e applichiamolo fisicamente sul tappo che anteporremo allo strumento. In base al materiale del tappo segniamo con un pennarello dove dobbiamo tagliare per fare i fori della maschera.
Il risultato su di una stella luminosa sarà il seguente:

Messa a fuoco tramite Hartmann

Ecco come compare la messa a fuoco tramite la maschera

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