Test Baader Planetarium GEN II 18mm
Un buon Konig
Schema ottico derivato dal Koenig.
Baader Planetarium GEN II 18mm
E' stato il mio primo oculare wide angle. Un prezioso regalo.
Oramai alla continua ricerca di un oculare soddisfacentemente corretto sull'intero campo offerto cimentiamoci su questa prova.
L'oculare
L'aspetto di questo pezzettino di ottica è bello. Si presenta bene: gomma antiscivolo, paraluce in gomma comodo e generoso, gli manca a mio avviso la scanalatura di sicurezza. Perchè? Chiedetelo a Mr. Baader.
Estrazione pupillare: non dichiarata, ma generosa.
Dicevamo della ricerca di planarità sul campo. Premesso che non l'avremo mai perfetta finchè guarderemo attraverso uno specchio quest'ocularetto ha fatto la sua porca figura quando puntato su una zona mediamente ricca di stelline. Dal centro ai 50-55 gradi del campo tutto è ben corretto, da li fino al bordo la curvatura c'è ma è contenuta e accettabile. Mr.Baader si è comportato bene.
Per quanto riguarda l'ampiezza del campo sono riuscito a ottenere il doppio ammasso h-χ Persei completamente nell'oculare su un newton di 1200mm di focale a f/5. Un bel risultato. La visione per la prima volta in un wideangle era incantevole. Questo anche grazie ai centimetri dello strumento: venticinque...
L'oculare si comporta molto bene anche sui globulari. Il contrasto tra le stelline centrali su M13 e M22 è buono, in relazione alla loro separazione angolare stretta e lo strumento utilizzato (C8).
L'impressione quando si guarda attraverso questo oculare è di avere un'immagine molto pulita, cristallina.
Nessun tipo di cromatismo rilevato se non al bordo.