Test Panoptic 27mm
Leggero, comodo e otticamente perfetto
Storia di un abbandono per il Panoptic 27
Dagli involtini primavera al sushi
Panoptic 27mm
Prestazioni su prestazioni, tutte strabilianti, non devono farmi affezionare alla maglia. Non devo pensare a quanto è bello osservarci dentro. Devo passare oltre. “Ci sono altri mondi la fuori”. Devono venirmi in mente queste idee.
Altre lenti da provare. Altri campi da esplorare. Altri spazi da gustare.
E così, oggi, l’ho salutato con una lacrimuccia. Via, cosi'...
La lente di campo del Meade UWA 24mm
Snellire il parco oculari era diventato ormai un imperativo.
Via il Meade, fra poco partirà anche il 30mm…
E tutto sconsolato ho deciso di far entrare in casa un tipo nuovo, un tizio strano. Mi è piaciuto il numero che c'aveva sopra… un "27"...
Panoptic 27mm
Insomma, non è male... "Avrà pure i suoi lati positivi", forzatamente penso sussultando con una lacrimuccia per il mio amico blu. "68 gradi di campo apparente non sono quelli che preferisci?", ribadisco guardando il posto vuoto in valigetta, quello che era della cara…"piccola"...noce di cocco. Prendo in mano il nuovo arrivato e dico fra me e me "WOW….è leggero! Sono 2 pollici ma cacchio!" Timido, gli avvicino l’occhio e... "Com'è comodo! Vedo i bordi del campo!" Me lo giro, me lo guardo...