Test Vixen LVW 22mm

Perfezione nipponica

Dati tecnici: Schema a 6 lenti multitrattate annerite. Campo apparente: 65°

Vixen è, da sempre, nelle mie orecchie indice di qualità giapponese. Difficilmente ho avuto qualcosa della marca nipponica che non mi ha soddisfatto.
Tuttavia un bel flop è quello degli oculari LV e cioè al lantanio. Costruzione certosina, oculare bellissimo...ma immagini impastate, sabbiose, virate verso il verde...

Vixel LVW 22mm

Vixel LVW 22mm

Per fortuna c'è l'evoluzione dei LV...gli LVW appunto. La W sta per Wide. Questi oculari, infatti, restituiscono un campo apparente molto generoso.

Tutto quello che di negativo c'è in un Vixen LV scompare totalmente in questi LVW.

Ho provato l'LVW22 su diversi tipi di strumenti: SCT f/10, Schmidt-Newton 25cm a f/4, Dobson a f/5, acromatico da 120mm a f/5, Taka FS-60c hanno dato tutti (sbalordendomi) lo stesso responso: corretto sfericamente fino ai bordi del campo. Tutti i 65° sono pienamente sfruttabili. Non è di questo parere Roberto Porta che ha trovato delle imperfezioni proprio ai bordi del campo.

Sul campo

NGC869-884: più comunemente chiamato H-Chi Persei, fenomenale nel Meade SN 10".

L'accoppiata Ziel 120 f/5 e LVW22 sugli ammassi aperti è divertentissima visto che a 30x l'aberrazione cromatica del cinesone quasi non la si vede.

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