Test Meade UWA 8.8: confronto tra serie

Un confronto sul cielo tra la serie 4000 e la 5000 (Japan vs. China)

I due oculari a confronto: vecchia e nuova serie. Esistono differenze?

Meade UWA 8.8mm, serie a confronto

Meade UWA 8.8mm, serie a confronto (a sx la serie 5000, a dx la 4000)

In questi giorni sto avendo modo di provare i due gemellini di focale di due serie diverse prodotte dalla Meade in due stabilimenti diversi. La serie 4000, infatti, è stata prodotta quasi totalmente in Giappone, come riporta la serigrafia sul barilotto "Japan". Al contrario della nuova serie 5000, prodotta interamente in China. La Meade ci ha sicuramente risparmiato i costi di manodopera ma la qualità che contraddistingueva la serie Made in Japan ne è uscita indenne?

Intanto ricordo i dati degli oculari:

Focale: 8.8mm
Campo apparente: 82°
Estrazione pupillare: non dichiarata, attorno ai 12mm

Forma e costruzione sono completamente diverse: di aspetto l'oculare 4000 è massiccio e ben curato nei particolari, completamente in metallo. La cosa che colpisce più di tutte è il doppio barilotto, un po' atipico, ma senz'altro utile: può essere montato su un focheggiatore da 2 o da 1.25 pollici.
Poggiare l'occhio sul 4000 è un piacere: comodissimo. La sua conchiglia paraluce è fatta come San Oculare comanda. Grande, comoda e copre davvero da riflessi e luci provenienti dall'esterno.

L'8.8 s5000 sembra un altro oculare. Innanzitutto è più piccolo e leggero del precedente: un enorme vantaggio per chi non vede di buon occhio gli oculari pesanti. La forma a fungo è simpatica e risulta anche molto comoda: la gomma che riveste il barilotto ne assicura una presa salda.
E' stata introdotta la comodissima scanalatura di sicurezza. Il paraluce è fatto in maniera discreta, ma non brilla certo di originalità: è stato praticamente copiato dagli oculari Pentax. Infatti il movimento "twist-up" permette di svitare il barilotto creando spessore tra la conchiglia e la lente. In questa maniera si può regolare la distanza ottimale dell'estrazione pupillare. Sarebbe comodo, se questa non fosse abbastanza ridotta. Bastano 5mm per raggiungere un buon compromesso. Oltre si "rischia" di perdere di vista il generoso campo offerto dall'oculare (82°).

Detto questo quello che veramente mi interessa è capire quali sono le differenze tra i due.

Credo che questi oculari siano un gradino sopra tutti gli Ultra Wide Angle di pari focale in circolazione, tranne i soliti top class Pentax (che raggiungono i 70°) e Televue Nagler (82°).

Ho usato (nella sessione di stanotte 13/03/08) gli oculari sul dobson 12? f/5: ingrandimento sviluppato - 170x

In una giornata di seeing non caccoso, Saturno mostrava felicemente la divisione di Cassini e le bande equatoriali con diverse sfumature, anche colorate. Piacevole notare il colore degli anelli: tendente al ciano. L'unica differenza tra i due oculari era questa: nel 4000 il cielo era più scuro del 5000 e l'immagine sembrava più contrastata.

Veniamo agli oggetti nebulari - galassie, globulari, un ammasso aperto, due nebulose diffuse, tre planetarie.

Vi voglio guastare la sorpresa e venire subito al dunque, che è la cosa fondamentale:

Gli oculari sono fondamentalmente IDENTICI.

Il campo del 5000 è leggermente più chiaro, ma è questione di un soffio. NGC4565 è eccezionale nel 4000, ma non da meno nel 5000.
M51 allo zenit è sensazionale e basta.

Talvolta mi è sembrato di vedere nel 5000 le stelline del nucleo di M13 più facilmente separate che attraverso il 4000; ma non riesco a metterci la mano sul fuoco.

M97 meglio nel 4000, per via del contrasto col fondo cielo. Al contrario M108 meglio nel 5000: la debolezza della galassia a 170x viene aiutata dal campo più chiaro del made in china.

M8 tale e quale in entrambi con un UHC-S. M17 mi è piaciuta di più nel 5000.

Alla fine della nottata credo di aver osservato da due stessi oculari. Le differenze sono davvero minime e per parte della sessione osservativa mi dicevo: "ma ci sono differenze o è solo soggezione?".

Non nascondo di preferire il 4000 per certi versi, ma è un gusto personale di uno strumentomane senza speranza. E' solo più comodo e difficilmente trovabile nell'usato. Oltre che un pizzico più contrastato. Ma da malati di cervello.

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